lunedì 20 dicembre 2010

Kernel hacker a pagamento

Durante una presentazione al Linux.conf.au 2010 tenutasi a Wellington (Nuova Zelanda), sono stati presentati i numeri dell'ultimo anno di sviluppo del kernel Linux. Dai dati si evince che c'è tanta vitalità, ma anche molti protagonisti inattesi. Il fondatore di LWN.net e sviluppatore Linux Jonathan Corbet ha fornito un'analisi dei contributi al kernel tra il dicembre 2008 e il gennaio 2010, periodo in cui sono state scritte oltre 2,8 milioni di righe di codice (quasi 7 mila al giorno) e apportati circa 55 mila cambiamenti sugnificativi al kernel, passato dalla versione 2.6.28 a 2.6.32. Tuttavia, i protagonisti di questi cambiamenti non sono stati gli entusiasti volontari che tutti immaginano dietro a Linux, i quali sono responsabili solo per il 18%o del codice prodotto: la maggior parte del lavoro, infatti, è riconducibile a persone che lavorano per società specifiche in ruoli dove lo sviluppo di quel codice è un requisito fondamentale. "Il 75% delle modifiche arriva da persone pagate per farlo", sottolinea Corbet. I maggiori contributori sono RedHat (12%), Intel (8%), Oracle (3%), IBM e Novell (entrambe con il 6%). Manca Google, che di sicuro utilizza il kernel Linux ma non contribuisce in maniera significativa e organizzata a sviluppare codice. 

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