lunedì 31 gennaio 2011

Guida SEO : Novità in Casa Google

Recentemente Google ha aggiornato la sua guida introduttiva al SEO, un documento sempre utile ed interessante, ma che risentiva del peso degli anni, era infatti stata scritta circa due anni fa, da allora il web e Google in particolare, ne hanno fatta molta di strada e, in particolare nell’ultimo periodo, proprio il leader dei motori di ricerca ha introdotto funzioni destinate a rivoluzionare il settore.

google webmaster central

Basti pensare a nuove tecnologie, come instant che permette un notevole risparmio di tempo nelle ricerche o caffeine, che potrebbe presto modificare le SERP di parecchie key, entrambe recentemente implementate dal gigante di Mountain View.

La guida di Google, così come gli altri contributi sul suo blog ufficiale dedicato ai webmaster, rappresenta una risorsa molto importante per chi si occupa di web a qualsiasi livello, dai professionisti ai semplici appassionati. Il documento copre numerosi argomenti relativi al SEO, dando indicazioni chiare su praticamente tutti gli aspetti principali legati all’ottimizzazione di contenuti per i motori di ricerca.

Si parla di elementi on-page come i meta tag, in primis il title delle pagine, si affronta la questione della navigabilità, sia per gli utenti, che per e gli spider dei motori, si danno suggerimenti interessanti sulla struttura degli url e molto altro. Il tutto in modo chiaro, ma allo stesso tempo piuttosto approfondito.
Con questo aggiornamento, ormai davvero inevitabile, è stato ampliato anche il glossario, che è stato arricchito di numerose illustrazioni, ed è stato introdotto un intero capitolo sull’ottimizzazione di pagine per i dispositivi mobili.

Non mancano poi numerosi consigli su comportamenti da evitare pernon farsi penalizzare, un tema molto caro a Google che spesso critica l’attività di certi SEO, considerandoli scorretti perché cercano di “imbrogliare” i suoi algoritmi.

A completare l’ottima guida di Google molti link ad ottime risorse selezionate in rete, a cominciare dai vari servizi del suo webmaster tools, insomma davvero un ottimo punto di partenza da tenere in grande considerazione se si cercano metodi per incrementare il traffico, e conseguentemente i guadagni, del proprio sito web.

guida seo

Search Engine Optimization Starter Guide

Ora vediamo un po’ più nel dettaglio il contenuto della guida introduttiva al SEO targata Google.
Si tratta di un file PDF liberamente accessibile dal bloggooglewebmastercentral.blogspot.com. E’ composto da una trentina di pagine divise in 6 aree tematiche contraddistinte da altrettanti colori:

  • SEO di base
  • Struttura del sito
  • Ottimizzazione dei contenuti
  • Informazioni sul crawler
  • SEO per dispositivi mobili
  • Promozione ed analisi dei risultati

L’impaginazione è molto curata, così come i contenuti, che illustrano con numerosi esempi, molti dei principali fattori da tenere in considerazione in fase di progettazione e promozione di un sito web.

googlebot

Un simpatico robottino vi guiderà per tutta la guida alla scoperta dei tag più importanti e vi spiegherà come ottimizzare le vostre url, come rendere il vostro sito più leggero e navigabile e si soffermerà sull’importanza di offrire contenuti originali e servizi di qualità ai vostri visitatori.

Aumentare Le Visite : Social News e Social Bookmark

Ogni blogger ha un solo desiderio : far crescere il numero di utenti unici che visitano, quotidianamente, le pagine del proprio diario virtuale e di conseguenza aumentare le visite al proprio sito web o blog. E’ per questo motivo che è necessario mettere in campo tutta una serie di attività per aumentare le visite giornaliere, promuovendo in maniera decisiva la nostra opera editoriale. Sia che il numero di post pubblicati sul nostro blog sia minimo, sia che la quantità abbia una rilevanza maggiore (naturalmente sarebbe preferibile quest’ultimo caso), è necessario dedicare molta importanza ad ogni singolo articolo per spingerlo al massimo su tutti i canali web disponibili.

aumentare le visite dei proprio siti web e blog

Sul web, esistono una serie di siti per la divulgazione delle nostre notizie e che potrebbero aumentare le visite ai nostri siti, denominati social news e social bookmarking, oltre ai più comuni siti per diffondere i nostri articoli e comunicati stampa nella loro interezza : questi ultimi, in realtà, servono ben poco al nostro scopo, in quanto ripropongono i contenuti per intero, nella quasi totalità dei casi, con un semplice link al nostro indirizzo web. Solo se realmente interessati, i visitatori accedono alle nostre pagine ma, in realtà, la loro sete di sapere è stata già soddisfatta pienamente, dall’interezza dell’articolo.

Aumentare Le Visite : Proviamoci Con I Social News

Per questo motivo esamineremo prettamente siti di social news e social bookmarking. Partiamo dai siti di social news. Come funzionano esattamente? Dopo una breve e semplice registrazione, è possibile segnalare le news del proprio blog nelle determinate categorie alle quali le notizie appartengono, come ad esempio attualità, politica, tecnologia, sport.

OKNotizie

http://oknotizie.virgilio.it/

Il più celebre e “trafficato” sito di Social News è certamente OKNotizie, attorno al quale gira una folta comunità di blogger. Molto frequentato, è un’ottima vetrina per chi vuole mettersi in mostra e ottenere visite al proprio sito. Le notizie sono segnalate attraverso il loro semplice titolo. Sceglierne, dunque, uno accattivante è un requisito fondamentale, in quanto è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per convincere il visitatore a cliccare.

Come qualsiasi altra piattaforma social, la forza di OKNotizie sta nelle persone che quotidianamente visitano il sito e le sue determinate sezioni: il visitatore che ha letto il contenuto può ritenerlo interessante, o al contrario, bollarlo come di bassa qualità o addirittura una copia di argomenti, troppo spesso, trattati. Infatti, ogni utente, può decidere di votare la news con un Ok, nel primo caso positivo, oppure con un No come nel secondo caso. Ottenere una quantità considerevole di Ok non è sempre facile, almeno agli inizi quando il proprio account è poco conosciuto dalla comunità e quando il proprio Karma, ossia un valore che assegna l’anzianità e insieme l’autorevolezza della fonte della notizia, non è elevato. Il Karma, infatti, aumenta con il numero di post segnalati e con il seguito che questi ottengono in base al numero di apprezzamenti.

C’è da precisare, però, che con OKNotizie non è possibile postare un numero troppo elevato di news giornaliere del nostro blog.Per ogni 24 ore, si è abilitati a segnalare soli tre notizie per uno specifico sito web, dal proprio account. Fa fede anche l’indirizzo ip dal quale si tenta di segnalare l’indirizzo specifico della notizia che, per noi , ha importanza.

Diggita

http://www.diggita.it/

Altro sito di social news abbastanza utilizzato, ma mai con i numeri e le presenze di OKNotizie, è Diggita. Stesso approccio: dopo una breve registrazione, si è autorizzati a postare le proprie notizie. Prima fondamentale differenza è che oltre al titolo della notizia, avremo la possibilità di inserire un’ anteprima del nostro pezzo: è necessario essere brevi e concisi e soprattutto stuzzicare la curiosità del lettore che non potrà fare a meno di cliccare per visualizzare il nostro blog. Infine, è possibile etichettare il nostro pezzo con una serie di tag correlati che ne aumentano la visibilità sul sito e attraverso il motore di ricerca specifico correlato. In questo caso, non esiste una particolare limitazione nel numero di notizie che possono essere inserite giornalmente.

ZicZac

http://ziczac.it/a/

Qualche parola merita anche il sito di social news ZicZac, più giovane degli altri tre, ma in forte crescita. La registrazione con username e password permette, immediatamente, di inserire i propri articoli che vengono segnalati non solo con il titolo ma anche con una breve descrizione e una foto in linea con i contenuti. Come anche con Diggita, il sito può essere etichettato con tutta una serie di tag specifici e tanto più, come in ogni altro caso, inserito in una determinata categoria. Da segnalare: Zic Zac dà la possibilità grazie al proprio account, di postare la nostra notizia, automaticamente, anche sul nostro profilo Facebook e Twitter, inserendo il check in due caselline apposite.

Social News Di Nicchia – TechNotizie

http://www.technotizie.it/

Un’ultima osservazione, poi, per i siti di social news o meglio per quelli cosiddetti di nicchia, ovvero riferiti ad un particolare settore d’interesse. Ne prenderò in esame, in particolare, uno del settore tecnologia, di gran lunga l’argomento più trattato dai blogger italiani e non solo. Si tratta di Technotizie che include notizie di ampio respiro, dalle recensioni su apparecchi hardware a soluzioni software, sulle reti e le connessioni. E’ fondamentale, per chi si occupa di tecnologia, postare anche sui social news di settore: il riscontro, in termini di visite, potrebbe essere decisamente migliore. E’ chiaro che per ogni settore varrà la pena, verificare l’esistenza e la validità di canali ad hoc (riguardo l’economia, il turismo, l’attualità …).

Social Bookmark

Un altro interessante mondo è quello dei social bookmark che, tradotto in italiano, significa semplicemente segnalibri virtuali.Un utente che decide di registrarsi ad un Social Bookmark non fa altro che conservare nel proprio account una lista di indirizzi internet interessanti, visibile a tutti e dunque condivisibile. Per un blogger può essere utile creare un proprio profilo non solo per segnalare qualche suo articolo, ma nell’ottica dello scambio reciproco di informazioni, le sue risorse potrebbero essere ritenute interessanti da altri e quindi, a loro volta, segnalate in un circolo virtuoso che può portare ai siti un discreto numero di visitatori.

Tra i più famosi, soprattutto in ambito internazionale ci sono Delicious, Digg. In Italia, hanno una certa rilevanza, invece, Segnalo del gruppo Virgilio/Alice e WeMedia.

Precisazioni finali

Su tutti questi strumenti, appena esaminati, vale sempre la stessa regola, ossia quando abbiamo a che fare con i social, la qualità di contenuti, sempre aggiornati e di valore, paga: tutti gli strumenti elencati in questo articolo non avrebbero senso e, tanto più, ritornerebbero indietro come un boomerang, in termini di cattiva reputazione, se l’attività editoriale che ne è alla base non fosse più che buona.

Creare Un Blog Gratis Online : Quale Piattaforma Di Publishing Scegliere

Creare un blog è un ambizione di molti, cosi come guadagnare con un blog. Prima di creare un blog, però, ci sono molte punti da analizzare, come la scelta della piattaforma.

come creare un blog online

La scelta della giusta piattaforma di publishing è un’operazione che richiede tempo e valutazione da parte dell’utente: bisogna capire quali sono le potenzialità che può offrire, il grado di difficoltà ed i costi che comporta.

Internet offre diverse soluzioni e pacchetti d’installazione gratuiti ed open source che permettono al webmaster di creare un blog senza molte difficoltà.

Oggi andremo ad analizza una lista di siti web che permettono dicreare un blog online.

Per piattaforme di publishing online si intendono generalmente quei servizi auto-ospitati (hosted) sui server dell’azienda erogatrice del servizio, composti da dominio principale e sottodominio. Alcuni permettono di importare ed esportare il blog in altri spazi hosting ed acquistare anche un dominio di primo livello.

Creare Un Blog Online : Lista Dei Migliori Siti Web

1 ) Google Blogger

Google Blogger (conosciuto anche come Google BlogSpot) è il servizio gratuito per la creazione di blog di Google. Tra tutti i servizi gratuiti simili, Google Blogger è sicuramente il più usato.

Caratteristiche :

  • Tramite la sua rinnovata interfaccia di gestione è possibile amministrare fino a 100 blog per account. Il controllo generale del sistema è molto semplice ed intuitivo: in questo modo i blog possono essere creati, eliminati e ripristinati con facilità.
  • Naturale integrazione con gli annunci pubblicitari di Google AdSense,facilmente personalizzabili direttamente dal pannello di controllo. Gli stessi sono implementabili in maniera rapida all’interno del blog grazie ad una pratica widget.
  • Permette di creare fino a 20 pagine statiche per blog. Questa caratteristica è stata introdotta nell’ultima versione.
  • I fogli di stile CSS ed il metalinguaggio XML con cui è scritto permettono ai più esperti di modificare facilmente il design del blog. I neofiti hanno invece a disposizione tantissimi temi gratuiti, disponibili tramite interfaccia o scaricabili nei tanti siti dedicati al prodotto presenti in rete.
  • Google Blogger permette al publisher di acquistare un dominio di primo livello al costo di soli 10 dollari all’anno. Nell’acquisto è compreso anche un account Google Apps.
  • Supporto multi-autore fino a 100 blogger.

A chi è rivolto :

Questo prodotto è indicato per piccoli progetti editoriali, come ilblog di comunicazione di un’azienda, di un prodotto/servizio o per la semplice comunicazione personale.

Modificato nel modo giusto rappresenta una soluzione pulita ed elegante, ma la scarsa disponibilità di plugin ed estensioni limita di molto le sue funzioni. Un prodotto comunque interessante, assolutamente da considerare.

2 ) WordPress.com

WordPress.com è la versione semplificata, gratuita ed auto-ospitata dello script di publishing e gestione blog WordPress, il web software dedicato più usato al mondo.

Caratteristiche :

  • WordPress.com permette la creazione e la gestione di illimitati blog.
  • Il mantenimento è a cura del provider, che gestisce archiviazione, backup, sicurezza e controlli anti-spam.
  • Possibilità di creare blog multi-autore con settaggio permessi a vari livelli.
  • Possibilità di modificare il foglio di stile CSS.
  • WordPress è un CMS molto gradito ai motori di ricerca: la versione auto ospitata permette di modificare facilmente la struttura del permalink.
  • A disposizione dell’utente vi sono circa 100 temi gratuiti.

A chi è rivolto :

La piattaforma WordPress.com è molto apprezzato per la creazione diblog aziendali: la sua intuitività e la sua facilità d’uso ne permettono il rapido apprendimento anche tra dipendenti poco avvezzi all’informatica. Il blog può essere reso privato, con accesso consentito solo alle persone autorizzate.

3 ) MyBlog

MyBlog è la piattaforma gratuita di publishing proposta da Virgilio.it, uno dei più grandi internet service provider italiani. Mette a disposizione degli utenti 3 giga di spazio web per gestire articoli ed elementi multimediali.

Caratteristiche :

  • MyBlog consente di creare fino a 10 blog per nickname Alice.
  • Permette di inserire gli annunci pubblicitari di Google AdSense anche all’interno dell’articolo, seppur non agevolmente.
  • I blog della piattaforma possono essere scritti in modalità collaborativa fino a 3 livelli di autorizzazione.
  • Facile inserimento di feed RSS e newsletter.
  • È possibile creare un blog privato, accessibile solo agli utenti autorizzati.

A chi è rivolto :

MyBlog è una piattaforma di blogging che presenta qualche limitazione rispetto alle prime 2 presentate: tuttavia è un buon prodotto per cominciare ad addentrarsi nel mondo del web publishing.

4 ) TypePad

TypePad è un servizio a pagamento di blogging professionale dedicato a professionisti ed imprese. Creato dall’internet company americana Six Apart, permette di gestire illimitati blog a seconda dell’abbonamento sottoscritto. TypePad può essere integrato e mappato all’interno del proprio dominio e sta riscuotendo un buon successo anche in Italia.

È usato da molte testate online (come Panorama) per offrire un servizio di blogging esterno ad alto livello.

Le configurazioni disponibili sono 4:

  • TypePad Basic
  • TypePad Plus
  • TypePad Pro
  • TypePad Business Class

a) TypePad Basic

TypePad Basic è la versione light della piattaforma: permette di gestire 1 solo blog con un solo autore.

Caratteristiche :

  • Gestione di 1 solo blog monoautore.
  • Supporto professionale.
  • Scelta template multipla.
  • Creazione di illimitati album fotografici.
  • Spazio disco di 100 MB.
  • Ampiezza banda di 2 GB.
  • Filtri anti spam e blocco IP indesiderati.

A chi è rivolto :

È dedicato al professionista od all’azienda agli inizi nel mondo del web publishing. Il costo è di 49,50 per 1 anno.

b) TypePad Plus

TypePad Plus è la versione media della piattaforma: permette di sviluppare progetti più complessi e con maggiori opzioni di implementazione e personalizzazione.

Caratteristiche :

  • Possibilità di creare 3 blog per ogni autore.
  • Pubblicazione dei post via e-mail o telefono cellulare.
  • Mappatura sul proprio dominio.
  • Personalizzazione grafica.
  • 500 MB di spazio su disco.
  • Ampiezza banda di 5 GB.

A chi è rivolto :

TypePad Plus è dedicato allo sviluppo di progetti editoriali medio-piccoli, progetti che devono rispettare determinati requisiti tecnici e visivi. Il costo è di 89,50 per 1 anno.

c) TypePad Pro

TypePad Pro è la versione dedicata allo sviluppo di progetti web grandi e complessi.

Caratteristiche :

  • Creazione di un illimitato numero di blog.
  • Creazione di Blog multi-autore.
  • Implementazione su dominio personale.
  • Avanzate misure di sicurezza.
  • 1 GB di spazio su disco.
  • Ampiezza banda di 10 GB.

A chi è rivolto :

TypePad Pro è progettato per organizzazioni, grandi testate web e portali. Il costo è di € 149,50 per 1 anno.

d) TypePad Business Class

TypePad Business Class è la soluzione personalizzabile enterprise per il web publishing proposta da Six Apart.

Caratteristiche :

  • Illimitati blog ed autori/collaboratori.
  • Supporto tecnico prioritario e dedicato.
  • Spazio disco 4 GB.
  • Ampiezza banda di 40 GB.
  • Integrazione con sistemi esterni.
  • Risparmio infrastrutturale.

A chi è rivolto :

Il prodotto è rivolto a grandi realtà aziendali, società multinazionali e pubblica amministrazione. Il costo è di € 899,50/anno per singolo blog.

Come Fare Business con i Social Network in Italia

I social network sono una realtà in costante crescita, che ha cambiato e sta ancora cambiando in modo radicale il volto del web.

Il cosiddetto web 2.0 o web sociale, è arrivato come spesso avviene, con un certo ritardo da noi in Italia, ma oramai realtà come Facebook e Twitter sono ben conosciute e consolidate anche nel nostro Paese.

Di conseguenza anche in Italia molte aziende e professionisti hanno da tempo iniziato a sfruttare questi, ed altri, potenti strumenti “sociali” per relazionarsi con clienti potenziali e già acquisiti.

Le possibilità offerte dai social network e, più in generale, dal social media marketing sono infatti innumerevoli, vediamo di dare alcuni suggerimenti per chi ancora non sa bene come muoversi in questo mondo o, semplicemente, vuole provare a migliorare ulteriormente la sua conoscenza di questi rivoluzionari strumenti che stanno rendendo il web sempre più democratico, interattivo e partecipato.

come fare business con i social network

Oramai quasi tutti i siti e i blog vanno oltre i confini delle proprie pagine e dei tradizionali strumenti di interazione come i commenti ai post. Moltissimi hanno un account su Twitter e/o su Facebook, molti aprono anche una pagina fan e utilizzano strumenti per promuovere i propri contenuti, come i social bookmark, grazie ai quali è possibile condividere i propri link preferiti, votare quelli degli altri utenti, commentarli, etc…

Facobook è sicuramente il social network più popolare in Italia,come d’altra parte nella maggior parte del mondo. E’ possibile utilizzarlo in vari modi.

  • Per portare visitatori ai nostri contenuti tramite la pubblicazione sulla nostra bacheca personale
  • Per metterci in contatto con utenti che condividono i nostri interessi e si iscrivono alla nostra pagina fan, in cui poi linkeremo le risorse del nostro sito, ma non solo, inseriremo foto, video, avvieremo discussioni, condivideremo risorse, etc…
  • Utilizzando le campagne pubblicitarie interne a Facebook

Condivisione dei link su Facebook

E’ possibile condividere con i nostri contatti su Facebook un link, un po’ come avviene nei già citati servizi di social bookmarking, tra cui vi consigliamo di provare:

Tuttavia utilizzare Facebook solo in questo modo è a dir poco riduttivo ed estremamente limitato e limitante. Facebook, così come Twitter e altri social network, può diventare uno strumento che permette dicreare reti tra persone che condividono interessi, quindi può anche servire a mettervi in contatto con clienti interessati al vostro prodotto o servizio, in modo estremamente naturale ed efficace.

Naturalmente, come avveniva già nel web 1.0, non dovrete limitarvi a condividere risorse piene di banner pubblicitari o pagine in cui rivendere prodotti tramite un’affiliazione, dovrete invece offrire delle risorse interessanti, utili, originali, che calamitino l’attenzione dell’utenza.

Quindi molto importante, quando create una pagina o un gruppo su Facebook, non puntate a vendere subito qualcosa, ma a creare una rete sociale, a farla crescere e a renderla solida e ramificata. La parola d’ordine è condivisione, condividete risorse e spazi con i vostri utenti, ascoltateli, fateli sentire parte di qualcosa, coinvolgeteli, non abbiate fretta di voler monetizzare.

Come creare una pagina su Facebook

Creare una pagina su Facebook è un buon modo per iniziare a sfruttare le enormi potenzialità di questo strumento. Non solo avrete uno spazio dove dare visibilità ai contenuti del vostro sito inviarvi traffico, ma avrete una presenza sul leader dei social network, dove poter far confluire persone interessate agli argomenti di cui vi occupate e, soprattutto, potrete sfruttare l’effetto virale. Non solo gli utenti a cui piace la vostra pagina seguiranno i vostri aggiornamenti, ma ogni volta che daranno un apprezzamento ad un vostro link, immagine o video o che commenteranno un vostro contenuto, tutti i loro amici lo vedranno e potranno a loro volta interagire, arrivando sulla vostra pagina e/o sul vostro sito.

Creare e gestire una pagina su Facebook è un’operazione tecnicamente piuttosto semplice, che troverete spiegata sul social network stesso e in moti siti web, come ad esempio a questo link:creare una pagina fan su facebook.

La cosa che richiederà maggiore attenzione da parte vostra sarà però l’uso che farete di questo strumento.

Cercate di inserire sempre aggiornamenti che sappiano coinvolgere l’utenza, che siano curiosi o divertenti, così da sfruttare il passa parola che è il miglior alleato di chiunque si interessi di marketing ad ogni livello.

Molto importanti poi sono i social plugin, che permettono di integrare funzioni di Facebook nel nostro blog, permettendo, ad esempio il login direttamente dalle pagine del nostro sito e facilitando le operazioni di voto e commento dei nostri contenuti.

La pubblicità su Facebook

Facebook permette di creare delle campagne pubblicitarie, similmente ad AdWords, ma con alcune fondamentali differenze. Gli annunci pubblicitari su Facebook potranno indirizzare sia a siti esterni che a pagine del social network, in questo caso, oltre al link sul titolo dell’annuncio, apparirà anche il celebre “Mi piace”. Questi annunci sono quindi molto efficaci per promuovere una pagina ufficiale.

La fondamentale differenza tra questo tipo di pubblicità e, ad esempio, la celebre e validissima AdWords si Google è che, mentre con Google si può scegliere solo la lingua e il paese di provenienza del nostro target, in Facebook, essendo i destinatari degli annunci utenti iscritti e profilati nel social network, possiamo decidere di far visualizzare il nostro annuncio in base al sesso, all’età, alla città e agli interessi in diversi settori, dalla musica, al genere di film preferiti, alle mete per i viaggi e molto altro, riuscendo quindi a rivolgerci ad un bacino d’utenza estremamente preciso che quasi sicuramente apprezzerà quello che abbiamo da offrirgli.

In conclusione, strumenti come YouTube, Flickr, Twitter e naturalmente l’onnipresente Facebook devono oramai quasi necessariamente essere affiancati ad un sito o blog. Sono fondamentali per portare sulle nostre pagine un traffico di qualità, in quanto in target con i nostri contenuti e servizi e, di conseguenza, più propenso all’interazione con noi, sia questa traducibile in una visita, un click, un’iscrizione o magari un acquisto.

Seo Tools : Strumenti Utili e Gratuiti Per il SEO

Chi si occupa di SEO a vari livelli lo sa, la rete offre numerosi strumenti, spesso gratuiti di grande utilità per le attività legate all’ottimizzazione e al posizionamento di pagine web. In questa pagina ne abbiamo selezionate alcune, se avete altri strumenti interessanti da segnalare e li volete condividere con noi lasciate pure un commento alla fine del post.

Come detto gli strumenti SEO che ci mette a disposizione la rete sono molti, questa breve lista è stata realizzata tenendo conto di due fattori, la gratuità e l’utilità degli stessi. Abbiamo scelto solo strumenti gratuiti e che siano davvero utili per la maggior parte dell’utenza che si trova a dover realizzare degli interventi SEO, magari non essendo dei super esperti.

Strumento per le parole chiave di Google AdWords

Iniziamo con un classico: lo strumento per le parole chiave di Google AdWords, utile non solo per la creazione di buone campagne AdWords, ma per avere una significativa panoramica sui termini su cui puntare maggiormente per ottimizzare il nostro sito.

https://adwords.google.com/select/KeywordToolExternal

A quello di Google è possibile affiancare il Suggestion Tool di Overtures, oppure questo suggeritore gratuito di parole chiave:freekeywords.wordtracker.com

Tool per determinare i backlink di una pagina web

Come sapete il numero e la qualità dei siti che vi linkano è fondamentale per un buon posizionamento sui motori di ricerca, questo strumento, ed altri simili, disponibili gratuitamente in rete vi possono dare a questo riguardo informazioni davvero preziose.
Per ogni link trovato backlinkwatch restituisce URL, Anchor Text, presenza del nofollow e numero di link in uscita su quel sito. Per le informazioni sul PageRank si appoggia attualmente ad un sito esterno.

Google Set

Google Set è un servizio di Google che permette di ottenere una lista di parole chiave collegate semanticamente a quelle da noi scelte.

Kwmap

Uno degli aspetti al centro dell’attività SEO sono le parole chiave con cui ottimizzare le nostre pagine web, avere dati sulle key più ricercate, su sinonimi e termini simili e su quali key hanno maggiori concorrenti sono quindi informazioni di basilare importanza, sia per avviare un nuovo progetto sul web, che per ottimizzare e posizionare per le key più interessanti un sito esistente.
Kwmap è uno strumento che, come molti altri, può aiutarvi, suggerendovi delle parole chiave, a cui magari non avreste pensato, ma la particolarità di questo servizio è che i risultati vengono presentati in una mappa che mette in relazione semantica le diverse key.

Spyfu

Spyfu è uno strumento molto utile per la ricerca delle parole chiavema va oltre e, come una vera spia, ci da importanti informazioni sui nostri concorrenti. In particolare rivela dati interessanti sulle inserzioni di Google Adwords.

E’ possibile utilizzare questo strumento essenzialmente in due modi:

1) Digitando una parola chiave e, in base ai dati visualizzati, avere una base da cui partire per determinare il costo si una campagna, il budget minimo giornaliero, termini simili a quello da noi inserito, risultati organici ed altro ancora.

2) Digitando l’URL di un sito concorrente, così da vedere le parole che i vostri concorrenti stanno usando nella loro campagna di pay per click.
Unendo Spyfu con altri strumenti di ricerca delle parole chiave, potrete ottimizzare le vostre campagne pubblicitarie, ma anche sapere per quali parole conviene ottimizzare le vostre pagine con i relativi interventi on-page o con campagne di link building.

Validator del W3C

Questo sito vi permette di controllare che il codice html delle vostre pagine non contenga errori e rispetti i criteri dettati dal consorzioW3C. Un codice pulito e di qualità può influenzare vari aspetti, come la velocità del vostro sito e permettervi un miglior posizionamento su Google.

SEO Utility

Il sito seoutility raccoglie vari strumenti di notevole utilità per chi si occupa di SEO, in particolare dei tool che vi permettono di sapere in pochi istanti il posizionamento di un sito per una specifica key, nelleserp di Google, Yahoo e Bing.

Sotto alla voce ottimizzazione poi troverete altri tre strumenti molto interessanti:

  • Un generatore online di Sitemap
  • Un simulatore di Spider
  • Un tool di verifica del Google PageRank

Copyscape

http://copyscape.com/

Un servizio molto utile che vi permette di controllare se i vostri contenuti sono stati copiati senza permesso e/o se gli articoli che avete acquistato per far crescere il vostro sito sono originali o meno.
Aspetti molto importanti perché, come sapete, la qualità e l’originalità dei contenuti sono fattori molto importanti per il posizionamento di un sito web negli indici di Google, che spesso penalizza chi copia.

Come detto all’inizio questa lista non ha nessuna pretesa di completezza, si tratta di alcune risorse che riteniamo utili e che sono gratuite, disponibili online, in alcuni casi da diversi anni, per essere utilizzate da chiunque voglia, in ogni momento.
La rete offre moltissime altre risorse gratuite, e molte altre per accedere alle quali è necessaria una breve registrazione, non mancano poi i servizi ed i software a pagamento, che generalmente offrono un numero di informazioni maggiori rispetto alle soluzioni gratuite.
In molti casi comunque, spendendo un po’ di tempo in qualche ricerca online, troverete dei buoni tools gratuiti che risponderanno alle vostre esigenze.
Se conoscete risorse gratuite per il SEO di cui non abbiamo parlato e vi va di condividerle con noi, segnalatele pure lasciando un commento.

Come Creare Un Blog : Organizzazione Contenuti

Anche tu vuoi creare un blog ? Bene, questa guida ti offrirà spunti interessanti e piccoli consigli da non sottovalutare, sopratutto se la tua intenzione è creare un blog di successo per iniziare aguadagnare con internet.

come creare un blog

I blog possono essere considerati dei veri e propri siti web. Il contenuto è di solito organizzato per date di pubblicazione e categorie degli argomenti, i post più recenti sono quelli presenti in homepage. Proprio per questo motivi parliamo di siti dinamici, mentre un sito statico è un sito in cui il contenuto non è organizzato per data o per categoria.

L’organizzazione dei contenuti (che può avvenire, ad esempio, anche attraverso pagine o categorie) è essenziale nella creazione e progettazione di un blog. Vi è mai capitato di visitarne uno e di non trovare ciò che cercate ? Chi crea un blog, deve comunque fornire dei contenuti statici che aiutino nella navigazione. Per far questo, c’è bisogno di intervenire sui plugin del vostro blog ed essere in grado di modificare piccole parti del codice.

Prima di parlare di come creare un blog, diamo due precisazioni sul layout e sugli aspetti legati alla creazione di un blog. Oggigiorno, in molti preferisco il layout semplice, facilmente indicizzabile e molto efficace al tempo stesso.

Partiamo dalle basi, hosting e dominio. Se volete fare sul serio, meglio avere un self-hosted blog ( vedremo perché in seguito ), ed è necessario un nome dominio ( yoursite.com ).

Creare Un Blog : I due CMS migliori del momento

Blogger è un servizio, gratuito, che vi farà partire in pochi semplici passi, però il vostro blog sarà sotto il dominio di Blogger, che impone restrizioni e questo non è un buon inizio se state cercando di fare soldicon il vostro blog.

WordPress è la piattaforma migliore per personalizzare aspetto e servizi, ci sono un sacco di plug-in gratuiti che si possono installare per rendere il vostro blog molto più interattivo, funzionale e divertente. Basta capire di cosa si ha bisogno e scaricare un plugin ( la maggior parte sono gratuiti ) per aggiungere nuove funzionalità al vostro blog in pochi secondi.

WordPress ? Blogger ? Quale è il migliore?

WordPress e Blogger sono le due più popolari piattaforme di blogging presenti sul web. Di solito, molte persone si avvicinano a Blogger come primo approccio al mondo del blogging, per poi passare a WordPress quando si è più pratici.

Per quanto riguarda l’hosting, dovete ricordarvi che ci sono due modi per ospitare un blog. Il primo modo è quello di un hosting remoto – in questo caso il contenuto dei file risiede sui server della piattaforma di blogging (WordPress.com, Blogger.com, ecc). Il rischio di questa scelta è tutto qui, se per qualsiasi ragione questi servizi gratuiti decidono di interrompersi, il vostro blog scomparirà.

Altro aspetto da considerare riguarda l’impatto. Sembra più professionale avere un proprio indirizzo che un sottodominio (http://yourblog.blogspot.com o http://yourblog.wordpress.com ). Chi punta a far soldi online, e quindi creare un blog di successo, deve ben riflettere su queste particolarità.

Oggi l’hosting è così a buon mercato che bastano poche decine di euro per avere un proprio spazio dedicato. Con un self hosted blog, tutti i contenuti risiedono sul vostro account di hosting e il vostro indirizzo è più professionale e facile da ricordare, del tipohttp://www.nomesito.com.

Esistono persone che hanno già un sito web di successo, ma decidono di creare un blog per espandere i propri orizzonti. Se anche voi fate parte di questi, e volete capire come creare un blog di successo, la prima cosa da fare è analizzare la concorrenza. Trovate i vostri concorrenti migliori, e analizzate la struttura del proprio blog, gli articoli che vengono scritti, se ci sono commenti positivi, negativi o se ne è sprovvisto. Un analisi a 360 gradi che vi permetterà di evitare eventuali errori già fatti dalla concorrenza.

Se il vostro obiettivo è veramente quello di fare soldi con un blog, allora dovete analizzare bene tutti gli aspetti principali prima di buttarvi in questa nuova avventura.

Prima di chiudere voglio consigliare queste guide :

1 ) Guadagnare Con Un Blog

2 ) Guadagnare Con Adsense

3 ) Alternative ad Adsense

4 ) Creare Un Blog Gratis

Fonti : 2createawebsite.com

Guadagnare Con Google Adsense : Come Ottimizzare I Nostri Guadagni

Si potrebbero contare sulle dita delle mani i blogger e i webmaster, di qualsiasi tipologia di sito, che non utilizzano Google Adsense, il programma pubblicitario del colosso della ricerca web, sicuramente il più conosciuto al mondo.

Sarà la semplicità del sistema, sarà pure l’autorità del “brand”, sta di fatto che AdSense è adoperato moltissimo ed è una sicura fonte di guadagno, a volte anche esigua ma certa, per chiunque sia a capo di un progetto web, insomma senza brutte sorprese (come invece capita con altri programmi).

In questa guida non spiegheremo le modalità attraverso le quali è possibile entrare nel fantastico mondo di Google AdSense (registrazione e primi passi): a questo proposito, esiste una specifica guida sul sito ufficiale del motore di ricerca, molto semplice e dettagliata (una particolare attenzione va posta al regolamento e alle condizioni del servizio); tanto più, sparsi qua e là su internet, ci sono molti articoli in proposito e video tutorial.

Al contrario, in queste righe cercheremo di capire come massimizzare i nostri profitti, grazie a particolari accorgimenti, piccole e grandi astuzie che non richiedono competenze tecniche, anzi, al contrario, sono attuabili in breve tempo e con facilità da tutti.

Partiamo dai contenuti

Tutti sappiamo che Google AdSense “targettizza” gli annunci presenti nelle nostre pagine, in base ai contenuti presenti nelle stesse. Un esempio: il nostro blog parla di elettronica e una nostra sezione specifica di telefonia mobile. Su quella pagina, in particolare, gli annunci riguarderanno tutti quel settore specifico, a patto che al momento ce ne siano, è chiaro. Utilizzare le parole chiave del settore con la giusta occorrenza, consente di avere proprio in corrispondenza di quella pagina, annunci in forte relazione con quello di cui abbiamo parlato.

Qualche consiglio: prima di tutto, inseriamo la/le parole chiave, direttamente nel titolo dell’articolo o post. Poi, soprattutto se il testo non è molto lungo, non concentrarsi su più di due, al massimo tre, parole chiave. Per fare in modo che il testo, poi, non sia forzatamente ottimizzato, non superiamo le 7-8 occorrenze, ogni 500 parole. E’ importante che queste parole chiave siano quelle con maggiore offerta e, dunque, un maggior riscontro in termini di quantità di annunci e, anche, di possibili utenti interessati a cliccare sul link promozionale.

Non sottovalutate mai l’importanza dei contenuti, anzi, cercate di aggiornarli costantemente, integrandoli in termini di quantità e qualità. Di contro, testi con ripetizioni frequenti e forzate delle parole chiave scelte, servono davvero a poco e, a lungo andare, ci danneggiano in quando Google tende ad interpretarli come vero e proprio SPAM.

Attenzione alla scelta dei formati

In relazione al vostro sito, scegliete il formato di annuncio migliore, o meglio quello che si adatta meglio al vostro template. In linea di massima, ma con le dovute eccezioni, può valere il consiglio di optare sempre per il formato più grande, ossia 336 x 280. Da sempre, infatti le dimensioni maggiori corrispondono ad una maggiore evidenza e visibilità: inoltre, questo formato è quello che maggiormente può essere confuso e scambiato per un classico collegamento ipertestuale, non commerciale. In questi casi, sarà più probabile che le persone ci clicchino senza alcuna esitazione.

Non dimenticate l’importanza dei colori

All’interno del pannello di controllo del proprio account AdSense, è possibile avere una buona autonomia nella scelta dei colori relativi al nostro annuncio.

Partiamo dallo sfondo. Se il vostro sito ha uno sfondo nero, un annuncio con sfondo bianco, sarà per forza di cose, immediatamente, etichettato come pubblicitario. Se al contrario, abbiamo l’accortezza di inserire uno sfondo egualmente nero, ci saranno minori probabilità di attirare l’attenzione “negativa” del nostro visitatore.

Questo primo passo, può essere già utile. Tuttavia, volendo proseguire, è opportuno intervenire anche sul colore del testo e del bordo degli annunci (quest’ultimo sarebbe preferibile lasciarlo dello stesso colore dello sfondo, così da eliminarlo totalmente). Anche in questo caso, un adeguamento cromatico ai colori della nostra pagina non può che incrementare il numero di persone che cliccheranno sul nostro annuncio.

Gli annunci devono essere integrati nei contenuti

Otterrete, decisamente, un ritorno economico maggiore se i vostri annunci di Adsense non saranno avulsi dal testo ma, al contrario, saranno integrati con i contenuti. Un primo suggerimento potrebbe essere quello di far comparire gli annunci immediatamente sotto il titolo, così da destare subito l’attenzione del lettore. Tanto più, se abbiamo a che fare con testi molto lunghi, mi raccomando, sempre oltre le 500 parole, possiamo anche interrompere il flusso di un articolo, inserendo gli annunci allineati a sinistra, ovvero seguendo il normale flusso della lettura umana.

Non distraete il visitatore

Evitate di inserire i vostri annunci troppo vicini ad altri collegamenti di grande interesse, ossia loghi del vostro brand/marchio. Rischiereste di distogliere l’attenzione e ottenere un minore ritorno in termini di click generati dai visitatori. Fatevi furbi, costruite pagine in cui nessuna distrazione si frapponga tra i messaggi promozionali e gli utenti

Testare, testare, testare

Non credete che questa o mille altre guide vi espongono una guida assoluta per guadagnare al massimo da Google AdSense. La migliore esperienza la si costruisce sul campo, sul target specifico del nostro sito. Non capita raramente che alcuni blogger gestiscano più siti contemporaneamente e che si accorgano che quello che è valido per un sito di moto, non lo è altrettanto per un sito di cucina. Certamente, ho estremizzato: sta di fatto che con il tempo, modificando la posizione dei banner, la loro grandezza, il colore, saprete ottimizzarli e sperimentare di persona come un annuncio può garantire risultati maggiori in un sito piuttosto che un altro.

Aumentate sempre il numero di visitatori !

Sembra una banalità, ma forse no. Non dimenticate di continuare a lavorare per aumentare il vostro bacino di utenza e, dunque, far crescere, potenzialmente, il numero di persone che potranno cliccare sul vostro annuncio. proseguite, per questo motivo, con il posizionamento del vostro blog nei motori di ricerca, segnalatelo presso le directory e le community di valore. Ma soprattutto, continuate a produrre contenuti, sempre di qualità, sempre ottimizzati ( con le caratteristiche che abbiamo evidenziato sopra) : solo in questo modo, i risultati non tarderanno ad arrivare: fino a quel momento, non resta che pazientare e lavorare sodo.

Pubblicità Online : Ipotesi Sul “Banner del Futuro”

In occasione di recenti importanti eventi dedicati a varie tematiche relative al web, tra cui quella della pubblicità online, alcuni esperti del settore, tra cui autorevoli membri dello staff di Google, si sono interrogati sul futuro della pubblicità e, in particolare, su come si evolverà il banner pubblicitario, principale strumento promozionale, utilizzato sulla maggior parte dei siti web che cercano di monetizzare il proprio traffico.

Sono emersi elementi molto interessanti sulle caratteristiche che potrebbe avere il banner nel prossimo futuro, molte di queste sono già realtà, ma non hanno ancora una diffusione capillare.

Presto anche soluzioni estremamente popolari ed utilizzate su moltissimi siti, anche amatoriali, come il celebre AdSense di Google, potrebbero introdurre queste nuove funzioni nei loro banner.

Vediamo quindi brevemente di cosa si tratta, per capire meglio cosa potremmo aspettarci dai banner pubblicitari nel prossimo futuro.

i banner pubblicitari del futuro

Il nuovo banner sarà:

  • GEOLOCALIZZATO
  • INTERATTIVO
  • PERSONALIZZATO
  • CALL-TO-ACTION

Il BANNER GEOLOCALIZZATO ha la possibilità di adattarsi all’utenza in base alla sua provenienza. Esistono già numerosi esempi di questa tecnologia che permette di contestualizzare la pubblicità da visualizzare in base alla provenienza geografica dell’utenza. In AdWords, ad esempio, è possibile basandosi sull’Ip dei visitatori, mentre in Facebook, basandosi sui dati del profilo.

Esistono poi aziende internazionali che usano la geolocalizzazioneper visualizzare banner in diverse lingue e farli puntare a pagine ottimizzate in base alla lingua e alla provenienza dell’utente. Naturalmente è possibile effettuare una cosa simile anche in base alla città, mostrando, ad esempio, come già avviene per i siti di incontri, banner che fanno riferimento ad eventi, locali o profili di persone della nostra stessa città.

IL BANNER INTERATTIVO permetterà all’utenza non solo di cliccarlo per approfondire un messaggio pubblicitario, ma anche di visualizzare altre immagini e testi, “sfogliare” un catalogo prodotti, visualizzare prezzi, etc… sarà insomma una sorta di vetrina, un piccolo negozio, o un servizio informativo, da includere nelle pagine del sito.

Il banner nel futuro sarà poi sempre più PERSONALIZZATO, anche grazie alla già citata geolocalizzazione, potrà ad esempio visualizzare il numero di telefono o l’indirizzo del negozio più vicino a casa nostra in cui poter trovare un determinato prodotto.

Sempre nell’ottica della personalizzazione e della tendenza sempre più diffusa di andare verso le esigenze dell’utenza con soluzioni su misura, nei banner verrà introdotto un PULSANTE CALL-TO-ACTION, si tratterà di un link personalizzato, non più quindi il semplice, e poco performante, “clicca qui“, ma dei testi che invitano a specifiche azioni, come click, registrazione, acquisto in modo più diretto e integrando funzioni interattive.

Come avete visto si tratta, più che di singole innovazioni che in realtà già esistono da tempo, di una nuova sinergia tra tecnologie che presto vedremo in tutti i nostri siti. Ma quando potremo avere questi nuovi banner, vederli in funzione e magari testarli sui nostri siti grazie ad AdSense di Google?

Il banner del futuro è già in sperimentazione in alcuni stati americani e potrebbe espandersi ad altri paesi entro un anno.

Naturalmente sarà estremamente importante per chi lavora con il web capire bene le potenzialità ed i limiti delle nuove tecnologie, così da sfruttare al meglio i nuovi strumenti promozionali e guadagnare sempre di più, grazie ai banner sul proprio sito web.

Importante ricordare poi, che già oggi, si va spesso oltre il banner che spesso viene immediatamente identificato dall’utenza come un messaggio pubblicitario e, pertanto, quasi ignorato, nonostante offra beni o servizi di qualità e di grande interesse.

Già oggi sono realtà strumenti nuovi ed estremamente performanti, come i video virali e, in generale, tutte le forme di marketing non convenzionale che trovano sul web un perfetto canale di sperimentazione e diffusione.

Le nuove tecnologie applicate ai banner potranno rilanciare questi strumenti, riavvicinandoli a nuove forme pubblicitarie maggiormente incisive, in ogni caso ci aspettano nei prossimi mesi e anni importanti novità nel settore e ci saranno ottime possibilità di guadagno per chi saprà sfruttarle per tempo.

Fonte : Alverde

Guadagnare Con Adsense : Un Piccola Storia

Quando si parla di guadagno online, anzi di guadagnare con un blogo un sito web, nella maggior parte dei casi, si parla di comeguadagnare con Adsense.

come guadagnare con adsense

Google Adsense, come abbiamo già detto diverse volte, è uno dei programmi CPC migliori in assoluto. Offre pubblicità contestuale e un bel parco di inserzionisti su cui contare.

Guadagnare con Adsense, però non è del tutto semplice. Infatti può capitare di creare un sito con tantissime visite ( anche 10000 ) e nonguadagnare un gran che.

Quando dico non guadagnare tantissimo, non intendo che gli utenti non cliccano sulle pubblicità a causa di pubblicità poco a tema, ma voglio focalizzare la mia attenzione sul valore dei singoli click.

Prima di continuare, voglio assolutamente affermare, senza problemi, che questo che vado a dire è stato testato sul campo. Al tempo stesso non è una guida ufficiale, racconto semplicemente la mia esperienza, che molto probabilmente è simile a quella di altre persone, che come me, tentano di guadagnare con Adsense in maniera costante e sopratutto in maniera elegante e di qualità.

Gestendo un network di blog, ho analizzato alcuni punti molto interessanti.
Per non portala per le lunghe, distinguo subito i due blog principali su cui ho notato la differenza ( parlerò dei settori, quindi ometto il nome del blog ).

Il primo blog è incentrato sul Gossip, il secondo sul settore informatica, geek e simili.
Inizialmente Adsense era presente solo sul blog di informatica,click nella norma. Direi un risultato discreto. Come ben saprete perguadagnare con Adsense servono test continui, aggiornamenti costanti e sopratutto tanta pazienza. Proprio per questo, lavorando sodo, ho iniziato a migliorare l’aspetto Adsense di questo blog tirando in ballo argomenti più remunerativi. Di questo ne parlo a fine articolo. Insomma, fatto un po’ di manovre, tra l’altro ho anche cambiato la grafica ed inserito un solo banner per pagina ( non si finisce mai di testare ) ed ecco che i guadagni per singoli click aumentano costantemente.
Risultato ? Dato che avevo tolto tutti i banner e inserito un singolo banner sotto il titolo del post ( quello più remunerativo ), ottenevo, ovviamente, meno click totali, però la sorpresa era che il valore di questi singoli click era molto più alto. Guadagnavo di più.

Poi la svolta, purtroppo negativa. Si crea questo nuovo blog e si decide di inserire Adsense anche li. Stavamo sulle 2000 visite giornaliere, quindi perchè non provare.

Dopo circa tre giorni, crollo totale del CPC medio. Addio bei click remunerativi e vai con lo Smart Pricing. Cosa dire, io che volevo tantoguadagnare con Adsense, avevo fatto una mossa totalmente sbagliata. Magari vi chiedete, però che c’entrano i click dell’altro sito, dove tanto si è era lavorato per migliorare e ottimizzare i guadagni.

La triste sorpresa è che molto probabilmente ( non diamo mai nulla per scontato ) è che Adsense va per account e non per singolo sito. In pratica se hai un sito negativo, ti rovina anche tutti gli altri.

Cosa fare in questi casi ? Semplice. Togliere Adsense dai siti o blog che trattano argomenti poco remunerativi. Tolto i banner dal blog di gossip, infatti, i guadagni sono rinati, ottenendo buoni risultati. Ovviamente si continuerà a testare e, nel possibile, migliorare.

Guadagnare con Adsense : Capire Quali Settori Evitare

Nell’articolo parlavo di tirare in ballo argomenti remunerativi. La stessa cosa vale per i settori. Scegliere il settore giusto fa la differenza.

Come capire i settori migliori o analizzare i vari argomenti ? Usando ilGoogle Keywords tool e la ricerca google. Per intenderci meglio, facciamo subito un esempio.

Cerchiamo su google la parola “corso html”.
Come ben notate, non ci sono inserzionisti, ovvero non compaiono pubblicità, ne in alto e ne sulla destra. Ora se andiamo ad analizzare la key sullo strumento per parole chiave di Adwords notiamo che il CPC stimato, per tale key è un bel 0,05. Questo significa, che se io voglio creare una campagna Adwords sulla key in questione, pagherò circa 0,05 per ogni singolo click. Di conseguenza, il pubblisher ( ovvero colui che mette i banner Adsense sul proprio sito ) che parlerà di questo argomento, guadagnerà una parte di questi 0,05 per ogni singolo click.

Ora passiamo al secondo settore, cerchiamo “corsi di formazione”.
Pubblicità a raffica, un bel po’ di concorrenza e se andiamo su Adwords vediamo che la key costa circa 1 euro per ogni singolo click. Senza che vado oltre, penso che avete già capito che un click su un banner inerente questo argomento vale molto di più del precedente e quindi vi farà guadagnare più soldi.

Cosa ne pensate ? Qualcuno che condivide questa storia e idea ? Qualche consiglio interessante da aggiungere ? Aspetto i vostri commenti !

Mi raccomando, tutto questo, ovviamente non è per nulla ufficiale, è un analisi. Come detto in precedenza, non si smette mai di imparare.

Qualche articolo di approfondimento :